Legata alla vocazione mineraria di Massa Marittima è la Scuola Mineraria, la cui istituzione fu promossa già dalla prima metà dell'Ottocento. Studiosi e naturalisti italiani, tra cui il Repetti, l'Haupt e il Badii ne incoraggiavano l'istituzione. Nel 1857 viene emesso da Leopoldo II un primo decreto per la creazione di questa scuola, che, dopo alterne vicende, vedrà effettivamente la luce solo nel 1918 (l'attivazione avviene nel 1919), con la nascita, nella Scuola Tecnica locale, di un corso per il conseguimento dei diplomi di minatore e perito minerario. Il corso aveva sede, all'inizio, nei locali dell'ex convento delle Clarisse dove si trovavano anche la Biblioteca e il Museo Civico, successivamente, per l'adeguamento alle innovazioni nel campo minerario, venne inaugurato, alla fine del 1940, un nuovo edificio, sorto per iniziativa del Comune, con laboratori, gabinetti ed officine. Attualmente, la scuola mineraria si è trasformata in un corso di studi all'interno dell'Istituto di Istruzione Superiore dedicato al famoso geologo massetano Bernardino Lotti.